Cade nella tromba dell'ascensore della metro: morto bimbo di 4 anni

Leggere certe notizie fa rabbia. Tanta rabbia. Parlano di "errore umano". Mah! E' la classica giustificazione di chi ha fatto una stronzata e non se ne assume le responsabilità. Gente senza palle, dimenticate probabilmente sul comodino.
Lasciare una spazio vuoto tra due ascensori, in una situazione "critica" dove ci sono persone prese dal panico, non è un "errore umano"! E' incoscienza! E' lasciare quella probabilità che non dovrebbe mai presentarsi. Ed invece è successo. La monetina è rimasta nel mezzo.
Poteva accadere anche che qualcuno, nell'uscire di corsa, avesse messo una gamba nello spazio "vuoto" per ritrovarsi con una gamba rotta. E gia sarebbe stata "incuria". Invece è andata peggio. Un povero bambino perde la vita per la faciloneria degli addetti ai soccorsi che si giustificano con la frase di rito: "Errore umano".
Sarebbe bastato mettere una pedana in legno o in plastica per rendere l'uscita sicura, senza quel "buco maledetto" che è costato la vita al piccolo Marco.

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Caleb Lost ha scritto:Leggere certe notizie fa rabbia. Tanta rabbia. Parlano di "errore umano". Mah! E' la classica giustificazione di chi ha fatto una stronzata e non se ne assume le responsabilità. Gente senza palle, dimenticate probabilmente sul comodino.
Lasciare una spazio vuoto tra due ascensori, in una situazione "critica" dove ci sono persone prese dal panico, non è un "errore umano"! E' incoscienza! E' lasciare quella probabilità che non dovrebbe mai presentarsi. Ed invece è successo. La monetina è rimasta nel mezzo.
Poteva accadere anche che qualcuno, nell'uscire di corsa, avesse messo una gamba nello spazio "vuoto" per ritrovarsi  con una gamba rotta. E gia sarebbe stata "incuria". Invece è andata peggio. Un povero bambino perde la vita per la faciloneria degli addetti ai soccorsi che si giustificano con la frase di rito: "Errore umano".
Sarebbe bastato mettere una pedana in legno o in plastica per rendere l'uscita sicura, senza quel "buco maledetto" che è costato la vita al piccolo Marco.

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caro ale' concordo con te'! e ne sono dispiaciuto ,ed addolorato. ma non riesco a farmene una ragione che succedano certe cose x incuria ed sopratutto incapacita altrui. tanto a l'ultimo ....marco non e' piu' con noi.

Caro Alessandro , in quella situazione anche tu ti saresti dato da fare per tirarli fuori da un ascensore bloccato ; immagina la scena : la mamma chiede aiuto, fa caldo, magari soffre gli spazi angusti, forse sono al buio. Il bimbo piange spaventato e un addetto  , che conosce i tempi di intervento della manutenzione , in questi giorni poi ,   che fa ? Avesse aspettato lo avremmo apostrofato come il solito dipendente che non fa nulla  e invece questo povero cristo va ad aiutarli per tirarli fuori di lì, per farli smettere di piangere, per una boccata di aria fresca. Il resto è un attimo , la fatalità di un secondo, la mano di Santa Pupa che non arriva in tempo. Alzi la mano chi non ha mai perso di vista i propri figli, chi non se li è mai visti sfuggire di mano.
Chi non ha mai urlato , facendo girare i passanti , per una mano non data, per un ' ti devo vedere sempre'.
Forse anche l'addetto è un papà, e non me la sento di criticarlo. Non c'è stata colpa, solo fatalità , un attimo maledetto che una madre e l'uomo che la stava aiutando non dimenticheranno mai.
Riposa in pace piccolo Marco.
Oggi tutta Roma piange per te.

Caro Alessandro , in quella situazione anche tu ti saresti dato da fare per tirarli fuori da un ascensore bloccato ; immagina la scena : la mamma chiede aiuto, fa caldo, magari soffre gli spazi angusti, forse sono al buio. Il bimbo piange spaventato e un addetto  , che conosce i tempi di intervento della manutenzione , in questi giorni poi ,   che fa ? Avesse aspettato lo avremmo apostrofato come il solito dipendente che non fa nulla  e invece questo povero cristo va ad aiutarli per tirarli fuori di lì, per farli smettere di piangere, per una boccata di aria fresca. Il resto è un attimo , la fatalità di un secondo, la mano di Santa Pupa che non arriva in tempo. Alzi la mano chi non ha mai perso di vista i propri figli, chi non se li è mai visti sfuggire di mano.
Chi non ha mai urlato , facendo girare i passanti , per una mano non data, per un ' ti devo vedere sempre'.
Forse anche l'addetto è un papà, e non me la sento di criticarlo. Non c'è stata colpa, solo fatalità , un attimo maledetto che una madre e l'uomo che la stava aiutando non dimenticheranno mai.
Riposa in pace piccolo Marco.
Oggi tutta Roma piange per te.

rferrinid ha scritto:Caro Alessandro , in quella situazione anche tu ti saresti dato da fare per tirarli fuori da un ascensore bloccato ; immagina la scena : la mamma chiede aiuto, fa caldo, magari soffre gli spazi angusti, forse sono al buio. Il bimbo piange spaventato e un addetto  , che conosce i tempi di intervento della manutenzione , in questi giorni poi ,   che fa ? Avesse aspettato lo avremmo apostrofato come il solito dipendente che non fa nulla  e invece questo povero cristo va ad aiutarli per tirarli fuori di lì, per farli smettere di piangere, per una boccata di aria fresca. Il resto è un attimo , la fatalità di un secondo, la mano di Santa Pupa che non arriva in tempo. Alzi la mano chi non ha mai perso di vista i propri figli, chi non se li è mai visti sfuggire di mano.
Chi non ha mai urlato , facendo girare i passanti , per una mano non data, per un ' ti devo vedere sempre'.
Forse anche l'addetto è un papà, e non me la sento di criticarlo. Non c'è stata colpa, solo fatalità , un attimo maledetto che una madre e l'uomo che la stava aiutando non dimenticheranno mai.
Riposa in pace piccolo Marco.
Oggi tutta Roma piange per te.

Roberto bastava un cartone per fare da pedana. Le norme di sicurezza esistono e vanno rispettate proprio per evitare incidenti. Non esiste al mondo che un bambino di 5 anni!!! muoia per la fretta di far uscire un gruppo di persone da un ascensore. Oggi sono stato a Furio Camillo. Era pieno di gente. C'era anche il padre. Urla e strilli di strazio compressibilissimi. E per cosa? Per la fretta di far uscire delle persone bloccate in ascensore....ma non scherziamo! Ci ha rimesso la vita un povero bambino. Che come tutti i suoi coetanei corre, corre, corre....correva

Sono dispiaciuto come te.
Non doveva succedere.
Non dovevano succedere tante cose ieri pomeriggio.