Tripath TA2024 - l'ammazzagiganti
5 partecipanti
- rferrinidVice Amministratore
- Data d'iscrizione : 29.01.15
Età : 60
Località : Roma
Occupazione/Hobby : papà musicofilo
Impianto : rega brio-r,Dynaudio DM 2/7 , Marantz cd6004 ,Teac T-H300 MKIII, Alessandro MS1 , Beyerdynamic DT990 PRO , Akg K550, Koss Porta PRO, Docet 10/D
Tripath TA2024 - l'ammazzagiganti
Ven 10 Apr - 12:40
Chi non conosce l'articolo pubblicato da Lucio Cadeddu nel lontano 2005 su tnt audio alzi la mano !
Quanta acqua è passata sotto i ponti da allora , quante ore sono state dedicate all'ascolto di questo piccolo chip che ha riavvicinato all'alta fedeltà molti appassionati , dopo un periodo di stagnazione dovuto al passaggio dal vinile al cd , al sacd , ai primordi della liquida , tutto gestito in un mercato che proponeva prezzi altisonanti per pochi aficionados.
Del piccolo chip , vero miracolo dell'ingegnere Ayda Tripathi , sono state assemblate varie versioni , più o meno performanti , ma tutte con la stessa caratteristica : una resa dei medi e alti meravigliosa , un dettaglio squistito , una riproduzione delle voci , sopratutto femminili , che a suo tempo fece decollare le vendite degli album di Diana Krall (scherzo , mo non poi così tanto), tutto purtroppo relegato ai soli 6 watt per canale , veri , e con una riproduzione dei bassi ben lontano dai pugni allo stomaco e dalle sonorità disco degli anni 80/90.
Ciò nonostante , il piccoletto ( vero campione di famiglia , rispetto ai fratellini ta 2021/20/22 e 2050) è riuscito a generare entusiasmo e stupore , accolto con diffidenza dagli addetti ai lavori (e ti credo , a quei prezzi!) ma riuscendo a coinvolgere milioni di utenti nel mondo , tutti a disquisire,criticare , assemblare, discutere più o meno animatamente del fenomeno t-amp.
Il primo modello , quello recensito da Cadeddu , costava 25 dollari , poteva essere alimentato a batterie
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e già suonava che era una bellezza.
Subito dopo venne riproposto in un case più convenzionale , con l'aggiunta di un ingresso cuffie ed una alimentazione swithcing di serie
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Ma il creatore del chip non era destinato a raccogliere il successo della sua creatura , poco dopo infatti il brevetto passo in mani cinesi e si scatenò l'inferno !
Da Hong Kong cominciarono a pubblicizzare e commercializzare apparechhi con a bordo il famoso piccolo chip mantenendo inalterato il prezzo iniziale ; chi non ha atteso un mese e più in trepidante attesa di una 'scatoletta' ?
Muse , Sure electronics (la sua versione con la manopola del volume che di accendeva di color arancione è rimasta nel cuore di molti appassionati)
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ma anche s.m.s.l. (che oggi produce anche amplificatori col famoso tpa3116), topping , PopPulse sono alcune delle aziende dagli occhi a mandorla che hanno proposto i t-amp . E non dimentichiamo Kingrex!
E noi geni figli di Leonardo ? L'italico estro è rimasto a guardare ?
Giammai !
Del piccolo chip ,nel nostro suolo natio ,esistono forse le implementazioni migliori esistenti sul mercato : dal 'brutto ma suona' fenice20
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famoso per avere messo l'ingresso rca anteriormente e venduto anche nella versione (unico per i suoi tempi) con doppio ingresso per due sorgenti (infatti questi amplificatori sono sempre stati minimalisti , prevedevano nella stragrande maggioranza un solo ingresso rca e diffusori , a volte anche in versione 'a molla'), alla scheda della NOTSOBAD ,
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che ha fatto gioire molti diyers per la qualità dei componenti usati (forse la migliore scheda prodotta per il ta2024?) fino all aultima nata Lym Audio , che ripropone il chip TA2024 con l'aggiunta anche di un ingresso phono.
Personalmente , ma non poi così tanto , la migliore implementazione 'industriale' di un amplificatore con a bordo il chip ta2024 fu realizzata ad Hong Kong dalla Trends Audio.
Per componenti usati e per qualità negli assemblaggi , ancora oggi è la versione più consigliata , nel minimalismo che contraddistingue questi prodotti , per ascoltare al meglio questo genere di amplificatori :
il 10.2 se in versione integrato
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e in versione finale , che molti audiofili esigenti hanno utilizzato , sopratutto insieme a preamplificatori a valvole con cui il piccoletto si esprimeva al meglio ( dai pre della TP audio , agli autocostruiti con circuito Gomez fino ai pre blasonati da oltre 1000 euro)
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Allora ?
Oggi molti dei prodotti citati possono essere acquistati , il prezzo oscilla tra i vari prodotti da un minimo di 44 euro ad un massimo oltre 300 , in mezzo c'è di tutto , ma la qualità è sempre molto alta.
Si può scegliere tra case in plastica o in alluminio , tra l'avere uno o più ingressi rca etc, ma il suono magico che ha fatto innamorare tanti appassionati è sempre lo stesso.
Unico accorgimento , questi amplificatori hanno bisogno di suonare con diffusori facili , con una sensibilità superiore o uguale ai 90 ohm.
In rete troverete di tutto , forum nati e cresciuti sul'onda del successo che queste scatolette hanno saputo creare.
Non crediate che sono passati di moda , anzi , molti appassionati hanno saputo resistere alla tentazione di venderli e ancora oggi , nella cameretta dei figli , o in un 'stacca e attacca' nell'impianto principale fa l'occhiolino un piccolo t-amp .
E che gioia allora all'ascolto !
Quanta acqua è passata sotto i ponti da allora , quante ore sono state dedicate all'ascolto di questo piccolo chip che ha riavvicinato all'alta fedeltà molti appassionati , dopo un periodo di stagnazione dovuto al passaggio dal vinile al cd , al sacd , ai primordi della liquida , tutto gestito in un mercato che proponeva prezzi altisonanti per pochi aficionados.
Del piccolo chip , vero miracolo dell'ingegnere Ayda Tripathi , sono state assemblate varie versioni , più o meno performanti , ma tutte con la stessa caratteristica : una resa dei medi e alti meravigliosa , un dettaglio squistito , una riproduzione delle voci , sopratutto femminili , che a suo tempo fece decollare le vendite degli album di Diana Krall (scherzo , mo non poi così tanto), tutto purtroppo relegato ai soli 6 watt per canale , veri , e con una riproduzione dei bassi ben lontano dai pugni allo stomaco e dalle sonorità disco degli anni 80/90.
Ciò nonostante , il piccoletto ( vero campione di famiglia , rispetto ai fratellini ta 2021/20/22 e 2050) è riuscito a generare entusiasmo e stupore , accolto con diffidenza dagli addetti ai lavori (e ti credo , a quei prezzi!) ma riuscendo a coinvolgere milioni di utenti nel mondo , tutti a disquisire,criticare , assemblare, discutere più o meno animatamente del fenomeno t-amp.
Il primo modello , quello recensito da Cadeddu , costava 25 dollari , poteva essere alimentato a batterie
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Ma il creatore del chip non era destinato a raccogliere il successo della sua creatura , poco dopo infatti il brevetto passo in mani cinesi e si scatenò l'inferno !
Da Hong Kong cominciarono a pubblicizzare e commercializzare apparechhi con a bordo il famoso piccolo chip mantenendo inalterato il prezzo iniziale ; chi non ha atteso un mese e più in trepidante attesa di una 'scatoletta' ?
Muse , Sure electronics (la sua versione con la manopola del volume che di accendeva di color arancione è rimasta nel cuore di molti appassionati)
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ma anche s.m.s.l. (che oggi produce anche amplificatori col famoso tpa3116), topping , PopPulse sono alcune delle aziende dagli occhi a mandorla che hanno proposto i t-amp . E non dimentichiamo Kingrex!
E noi geni figli di Leonardo ? L'italico estro è rimasto a guardare ?
Giammai !
Del piccolo chip ,nel nostro suolo natio ,esistono forse le implementazioni migliori esistenti sul mercato : dal 'brutto ma suona' fenice20
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famoso per avere messo l'ingresso rca anteriormente e venduto anche nella versione (unico per i suoi tempi) con doppio ingresso per due sorgenti (infatti questi amplificatori sono sempre stati minimalisti , prevedevano nella stragrande maggioranza un solo ingresso rca e diffusori , a volte anche in versione 'a molla'), alla scheda della NOTSOBAD ,
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che ha fatto gioire molti diyers per la qualità dei componenti usati (forse la migliore scheda prodotta per il ta2024?) fino all aultima nata Lym Audio , che ripropone il chip TA2024 con l'aggiunta anche di un ingresso phono.
Personalmente , ma non poi così tanto , la migliore implementazione 'industriale' di un amplificatore con a bordo il chip ta2024 fu realizzata ad Hong Kong dalla Trends Audio.
Per componenti usati e per qualità negli assemblaggi , ancora oggi è la versione più consigliata , nel minimalismo che contraddistingue questi prodotti , per ascoltare al meglio questo genere di amplificatori :
il 10.2 se in versione integrato
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e in versione finale , che molti audiofili esigenti hanno utilizzato , sopratutto insieme a preamplificatori a valvole con cui il piccoletto si esprimeva al meglio ( dai pre della TP audio , agli autocostruiti con circuito Gomez fino ai pre blasonati da oltre 1000 euro)
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Allora ?
Oggi molti dei prodotti citati possono essere acquistati , il prezzo oscilla tra i vari prodotti da un minimo di 44 euro ad un massimo oltre 300 , in mezzo c'è di tutto , ma la qualità è sempre molto alta.
Si può scegliere tra case in plastica o in alluminio , tra l'avere uno o più ingressi rca etc, ma il suono magico che ha fatto innamorare tanti appassionati è sempre lo stesso.
Unico accorgimento , questi amplificatori hanno bisogno di suonare con diffusori facili , con una sensibilità superiore o uguale ai 90 ohm.
In rete troverete di tutto , forum nati e cresciuti sul'onda del successo che queste scatolette hanno saputo creare.
Non crediate che sono passati di moda , anzi , molti appassionati hanno saputo resistere alla tentazione di venderli e ancora oggi , nella cameretta dei figli , o in un 'stacca e attacca' nell'impianto principale fa l'occhiolino un piccolo t-amp .
E che gioia allora all'ascolto !
- OspiteOspite
Re: Tripath TA2024 - l'ammazzagiganti
Dom 12 Apr - 11:44
Forse non sono ammazzagiganti ma nelle migliori implemetazioni come il Trends suonano divinamente.
Io non ne ho più in casa. Al tempo ne ero innamorato e come tutte le persone che amano qualcosa tendevo a sottovalutarne i difetti.
Ora credo di essere più obbiettivo.
Prima di tutto un difetto enorme: la risposta in frequenza cambia a secondo del modulo di impedenza dei diffusori utilizzati.
Ergo anche utilizzando diffusori con una buona sensibilità potrà suonare bene con uno e male con un'altro ...
Se prendiamo in considerazione i diffusori che ben si abbinano sicuramente ci son grandi pregi.
Per me prima di tutto una timbrica, fuoco, dettaglio , naturalezza eccezionale rispetto al rpezzo e comunque ottima in assoluto ..
Nulla da dire anche confronto di apparecchi dal costo 10 volte superiore ...su questi parametri ..ma ...c'è imho un grosso ma.
I 6 watt son troppo pochi anche se li utilizziamo con diffusori efficienti come le Klipsh. Non bastano per "controllare" al meglio woofer di una certa dimensione e per restituire senza distorcere salti dinamici importanti.
Quindi magico con certe registrazioni ma troppo limitato con altre.
A questo si aggiunge il rapporto prezzo prestazioni. I migliori amplificatori sono troppo costosi rispetto alla dotazione.
Prendiamo un Trends Audio con un singolo ingresso e senza telecomando e confrontiamolo ad un entru level Nad, Marantz o Denon. Certo costano di più ma fra maggior potenza, ingressi, telecomando.... sono più convenienti.
E' giusto sacrificare la magia del TA2024 per avere una potenza adeguata e una maggiore flessibilità di utilizzo?
Prima pensavo assolutamente no ...ma oggi ho cambiato idea e il TA2024 non c'è più nella mia casa.
Io non ne ho più in casa. Al tempo ne ero innamorato e come tutte le persone che amano qualcosa tendevo a sottovalutarne i difetti.
Ora credo di essere più obbiettivo.
Prima di tutto un difetto enorme: la risposta in frequenza cambia a secondo del modulo di impedenza dei diffusori utilizzati.
Ergo anche utilizzando diffusori con una buona sensibilità potrà suonare bene con uno e male con un'altro ...
Se prendiamo in considerazione i diffusori che ben si abbinano sicuramente ci son grandi pregi.
Per me prima di tutto una timbrica, fuoco, dettaglio , naturalezza eccezionale rispetto al rpezzo e comunque ottima in assoluto ..
Nulla da dire anche confronto di apparecchi dal costo 10 volte superiore ...su questi parametri ..ma ...c'è imho un grosso ma.
I 6 watt son troppo pochi anche se li utilizziamo con diffusori efficienti come le Klipsh. Non bastano per "controllare" al meglio woofer di una certa dimensione e per restituire senza distorcere salti dinamici importanti.
Quindi magico con certe registrazioni ma troppo limitato con altre.
A questo si aggiunge il rapporto prezzo prestazioni. I migliori amplificatori sono troppo costosi rispetto alla dotazione.
Prendiamo un Trends Audio con un singolo ingresso e senza telecomando e confrontiamolo ad un entru level Nad, Marantz o Denon. Certo costano di più ma fra maggior potenza, ingressi, telecomando.... sono più convenienti.
E' giusto sacrificare la magia del TA2024 per avere una potenza adeguata e una maggiore flessibilità di utilizzo?
Prima pensavo assolutamente no ...ma oggi ho cambiato idea e il TA2024 non c'è più nella mia casa.
Re: Tripath TA2024 - l'ammazzagiganti
Dom 12 Apr - 16:48
Dottore quoto gran parte di quello che hai scritto ma mi sovviene una domanda. Molti audiofili di lunga data si vantano di "pilotare" egregiamente una Klipsch Heresy, per fare un esempio, con un monotriodo da 5 watt. Se il discorso che hai scritto è condivisibile, il tutto dovrebbe valere "anche" per i valvorari o per i classe a da 5/10watt??!! La ta2024 che ha addirittura 1watt rispetto ad un monotriodo tradizionale

- rferrinidVice Amministratore
- Data d'iscrizione : 29.01.15
Età : 60
Località : Roma
Occupazione/Hobby : papà musicofilo
Impianto : rega brio-r,Dynaudio DM 2/7 , Marantz cd6004 ,Teac T-H300 MKIII, Alessandro MS1 , Beyerdynamic DT990 PRO , Akg K550, Koss Porta PRO, Docet 10/D
Re: Tripath TA2024 - l'ammazzagiganti
Lun 13 Apr - 9:09
Tutte le vostre argomentazioni sono valide ; resta per me un punto fermo , cioè l'esperienza di ascolto che è innegabilmente formativa con questi amplificatori.
Con una coppia di bookshelf tipo Indiana line tesi , che hanno abbastanza sensibilità , posso regalare emozioni 'a basso costo' ...a svenarsi c'è sempre tempo.
Certo che oggi con la concorrenza del tpa3116 la vedo dura convincere un neofita a prendersi un ta2024!
Con una coppia di bookshelf tipo Indiana line tesi , che hanno abbastanza sensibilità , posso regalare emozioni 'a basso costo' ...a svenarsi c'è sempre tempo.
Certo che oggi con la concorrenza del tpa3116 la vedo dura convincere un neofita a prendersi un ta2024!
Re: Tripath TA2024 - l'ammazzagiganti
Lun 13 Apr - 17:46
rferrinid ha scritto:Tutte le vostre argomentazioni sono valide ; resta per me un punto fermo , cioè l'esperienza di ascolto che è innegabilmente formativa con questi amplificatori.
Con una coppia di bookshelf tipo Indiana line tesi , che hanno abbastanza sensibilità , posso regalare emozioni 'a basso costo' ...a svenarsi c'è sempre tempo.
Certo che oggi con la concorrenza del tpa3116 la vedo dura convincere un neofita a prendersi un ta2024!
Passano gli anni e la tecnologia va avanti. Soprattutto con i "classe D" negli ultimi 10 anni sono stati fatti passi da giganti. Negli anni '90 se parlavi di classe D ti sputavano in un occhio.

- rferrinidVice Amministratore
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Re: Tripath TA2024 - l'ammazzagiganti
Lun 13 Apr - 20:37
Io negli anni 90 neanche sapevo dell'esistenza di questi amplificatori !
Re: Tripath TA2024 - l'ammazzagiganti
Lun 13 Apr - 20:42
rferrinid ha scritto:Io negli anni 90 neanche sapevo dell'esistenza di questi amplificatori !
I classe D venivano utilizzati nei subwoofers.
- S.o.i.aMembro di riguardo
- Data d'iscrizione : 22.02.15
Località : prov di Chieti
Occupazione/Hobby : impiegato
Impianto : in fieri
Re: Tripath TA2024 - l'ammazzagiganti
Lun 13 Apr - 22:18
credo che con i tripath , a meno di avere la puzza sotto il naso , ci siamo passati un po' tutti .
chi per iniziare , chi per provare qualcosa di nuovo a poco prezzo , diciamo a meno di un cavo entry level.
interessante a mio avviso leggere i commenti alla famosa lettera di lucio cadeddu , tantissimi quelli che avevano signori impianti , quanto meno sul lato amplificazione , eppure i commenti erano dall'entusiastico all'ottimo.
che uno a leggerli , e si parlava del primo t-amp , quello scatoletta di plastica con i connettori da compattone anni 80, anni luce da un trends o un not so bad, pensava subito , cavolo lo voglio provare.
e quindi l'ho fatto , in tutte le salse , 2024 e successive schedine.
ma a distanza di anni penso , che resti solo un utile oggetto di entrata per un ragazzo squattrinato che vuole farsi un impianto desktop oppure un banco di prova per iniziare a far fumare il saldatore.
per tutto il resto , tra i modelli entry level dei marchi storici o le ottime botte di culo che si hanno nell'usato , non c'è storia come nei porno film
chi per iniziare , chi per provare qualcosa di nuovo a poco prezzo , diciamo a meno di un cavo entry level.
interessante a mio avviso leggere i commenti alla famosa lettera di lucio cadeddu , tantissimi quelli che avevano signori impianti , quanto meno sul lato amplificazione , eppure i commenti erano dall'entusiastico all'ottimo.
che uno a leggerli , e si parlava del primo t-amp , quello scatoletta di plastica con i connettori da compattone anni 80, anni luce da un trends o un not so bad, pensava subito , cavolo lo voglio provare.
e quindi l'ho fatto , in tutte le salse , 2024 e successive schedine.
ma a distanza di anni penso , che resti solo un utile oggetto di entrata per un ragazzo squattrinato che vuole farsi un impianto desktop oppure un banco di prova per iniziare a far fumare il saldatore.
per tutto il resto , tra i modelli entry level dei marchi storici o le ottime botte di culo che si hanno nell'usato , non c'è storia come nei porno film


- OspiteOspite
Re: Tripath TA2024 - l'ammazzagiganti
Lun 13 Apr - 23:01
Caleb Lost ha scritto:Dottore quoto gran parte di quello che hai scritto ma mi sovviene una domanda. Molti audiofili di lunga data si vantano di "pilotare" egregiamente una Klipsch Heresy, per fare un esempio, con un monotriodo da 5 watt. Se il discorso che hai scritto è condivisibile, il tutto dovrebbe valere "anche" per i valvorari o per i classe a da 5/10watt??!! La ta2024 che ha addirittura 1watt rispetto ad un monotriodo tradizionale![]()
A parte che un audiofilo di lunga si rivolge in genere verso altri diffusori non dimenticare il clipping più morbido di un valvolare che pur distorcendo e comprimendo ti consente di spremerlo al limite.
I watt saranno sempre pochi ma all'ascolto sembrano il doppio. Se poi si utilizzano brani musicali con una dinamica contenuta magari si ascolta in modo sufficiente .....che da li a pilotare egregiamente ce ne passa

Re: Tripath TA2024 - l'ammazzagiganti
Lun 13 Apr - 23:04
S.o.i.a ha scritto:credo che con i tripath , a meno di avere la puzza sotto il naso , ci siamo passati un po' tutti .
chi per iniziare , chi per provare qualcosa di nuovo a poco prezzo , diciamo a meno di un cavo entry level.
interessante a mio avviso leggere i commenti alla famosa lettera di lucio cadeddu , tantissimi quelli che avevano signori impianti , quanto meno sul lato amplificazione , eppure i commenti erano dall'entusiastico all'ottimo.
che uno a leggerli , e si parlava del primo t-amp , quello scatoletta di plastica con i connettori da compattone anni 80, anni luce da un trends o un not so bad, pensava subito , cavolo lo voglio provare.
e quindi l'ho fatto , in tutte le salse , 2024 e successive schedine.
ma a distanza di anni penso , che resti solo un utile oggetto di entrata per un ragazzo squattrinato che vuole farsi un impianto desktop oppure un banco di prova per iniziare a far fumare il saldatore.
per tutto il resto , tra i modelli entry level dei marchi storici o le ottime botte di culo che si hanno nell'usato , non c'è storia come nei porno film![]()
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Condivido ogni parola che hai scritto. Un bel giocattolino per assaggiare un pò di alta fedeltà ad un prezzo ridicolo. Diciamo anche che in molti c'hanno giocato. E non solo con il saldatore e con casse effcienti,ma anche a livello di marketing. Sai "fa comodo" a molta gente trovare il classico ammazza giganti. Che poi, non ne ha ammazzato nessuno

Re: Tripath TA2024 - l'ammazzagiganti
Lun 13 Apr - 23:08
Dottor Arden ha scritto:Caleb Lost ha scritto:Dottore quoto gran parte di quello che hai scritto ma mi sovviene una domanda. Molti audiofili di lunga data si vantano di "pilotare" egregiamente una Klipsch Heresy, per fare un esempio, con un monotriodo da 5 watt. Se il discorso che hai scritto è condivisibile, il tutto dovrebbe valere "anche" per i valvorari o per i classe a da 5/10watt??!! La ta2024 che ha addirittura 1watt rispetto ad un monotriodo tradizionale![]()
A parte che un audiofilo di lunga si rivolge in genere verso altri diffusori non dimenticare il clipping più morbido di un valvolare che pur distorcendo e comprimendo ti consente di spremerlo al limite.
I watt saranno sempre pochi ma all'ascolto sembrano il doppio. Se poi si utilizzano brani musicali con una dinamica contenuta magari si ascolta in modo sufficiente .....che da li a pilotare egregiamente ce ne passa
Qui non ti quoto. Cinque o sei watt rimangono tali. Che sia un tamp o un valvolare. Rimangono i fedelissimi che con monotriodi e casse da 100db sono convinti di avere salti dinamici eccezionali. Purtroppo l'autoconvinzione è una brutta bestia. Con 5/6 watt al massimo puoi pilotarci un tweeter...ma proprio a spremerlo. Un woofer li digerisce come un bicchiere d'acqua dentro lo stomaco

Re: Tripath TA2024 - l'ammazzagiganti
Lun 13 Apr - 23:15
Tutti per anni sono stati convinti che i tamp non avevano bassi. Niente di più sbagliato. Se attacchi una TA2024 ad un diffusore con un woofer anche da 16cm. sentirai in prevalenza la gamma medio/alta (da qui la famosa trasparenza della TA2024), perchè i woofer praticamente rimagono fermi (6watt gli fanno il solletico)
Infatti un qualunque classe d di buona fattura ma con molti più watt, ad esempio 50watt, si pensa non abbia la trasparenza della TA2024. Anche qui niente di più sbagliato. Aumentando la potenza, quel woofer finalmente si muove e tira fuori quei bassi che prima erano "strozzati" dalla mancaza di potenza. Come conseguenza logica l'aumento della gamma bassa tende a far sparire un pò la gamma medio/alta. E' la famosa coperta corta. Un pò troppo corta nella TA2024


- silverwingMembro
- Data d'iscrizione : 31.01.15
Età : 64
Località : Torino
Occupazione/Hobby : informatica
Impianto : x+y
Re: Tripath TA2024 - l'ammazzagiganti
Lun 13 Apr - 23:25
Ho avuto una Sure. Venduta senza nessun rimpianto.
- IggyNovizio
- Data d'iscrizione : 05.02.15
Località : Verona
Occupazione/Hobby : impiegato
Impianto : Marantz+B&W
Re: Tripath TA2024 - l'ammazzagiganti
Mar 14 Apr - 18:50
Anch'io ho provato all'epoca un trends audio preso usato. Dopo qualche mese l'ho venduto. Bella scatoletta ma limitata non poco.
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