- rferrinidVice Amministratore
- Data d'iscrizione : 29.01.15
Età : 60
Località : Roma
Occupazione/Hobby : papà musicofilo
Impianto : rega brio-r,Dynaudio DM 2/7 , Marantz cd6004 ,Teac T-H300 MKIII, Alessandro MS1 , Beyerdynamic DT990 PRO , Akg K550, Koss Porta PRO, Docet 10/D
Miles Davis - We want Miles
Gio 19 Feb - 9:45
Un album che consiglio , se vi piace la musica dura , da strappabudella , quella che vi fa venire voglia di alzarvi dal divano e dire :'cazzo come suonano questi !'
Questo lavoro nasce dopo un lungo periodo di silenzio del trombettista statunitense , proponendo nella formazione elementi nuovi ( vedi il chitarrista Mike Stern) ; impropriamente considerato 'album jazz' , il lavoro coincide con la svolta elettrica del poliedrico musicista che , dopo il periodo passato a disintossicarsi , ripropone la forma di concerto tradizionale , abbandonando i concerti privi d'interruzioni che aveva introdotto pochi anni prima.
Sicuramente più duro , ma anche meno criticato del precedente 'the man with the horn' , che non fu affatto capito dalla stampa specializzata , questo 'We Want Miles' riunisce le anime più intime del rock (vedi al minuto 3,50' l'assolo di chitarra elettrica di Stern in 'Jean Pierre' track), del jazz sudato ed interiore; a mio modesto avviso un lavoro intenso , a tratti difficile da capire se non dopo lunghi e forzati ascolti , per riconoscere la luce , la genialità , il senso della musica di un grande musicista , di cui faccio spesso mia una sua affermazione :
'perchè suonare tante note , quando è sufficiente suonare solo più belle ?'
buon ascolto
Questo lavoro nasce dopo un lungo periodo di silenzio del trombettista statunitense , proponendo nella formazione elementi nuovi ( vedi il chitarrista Mike Stern) ; impropriamente considerato 'album jazz' , il lavoro coincide con la svolta elettrica del poliedrico musicista che , dopo il periodo passato a disintossicarsi , ripropone la forma di concerto tradizionale , abbandonando i concerti privi d'interruzioni che aveva introdotto pochi anni prima.
Sicuramente più duro , ma anche meno criticato del precedente 'the man with the horn' , che non fu affatto capito dalla stampa specializzata , questo 'We Want Miles' riunisce le anime più intime del rock (vedi al minuto 3,50' l'assolo di chitarra elettrica di Stern in 'Jean Pierre' track), del jazz sudato ed interiore; a mio modesto avviso un lavoro intenso , a tratti difficile da capire se non dopo lunghi e forzati ascolti , per riconoscere la luce , la genialità , il senso della musica di un grande musicista , di cui faccio spesso mia una sua affermazione :
'perchè suonare tante note , quando è sufficiente suonare solo più belle ?'
buon ascolto
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