Che ne pensate?
Sab 7 Mar - 23:59
Ho trovato in rete quest'affermazione. Non cito nè la fonte nè chi l'ha scritto per una questione privacy ma vorrei un vostro parere.
L'uso di un condensatore in parallelo allo speaker o comunque sull'uscita di un finale di potenza è pratica comune sui finali a stato solido per compensare l'induttività dell'avvolgimento dello speaker. L'impedenza nominale, esempio 8 ohm, è un valore medio, preso di solito alla frequenza centrale di 1.000 hz, ma tale valore è minore nel caso di frequenze più basse e maggiore nel caso di frequenze più alte. Scopo di tale condensatore, spesso di valore 100 nf e magari con una resistenza di pochi ohm in serie, è quella di linearizzare il carico induttivo dello speaker rendendolo un po' più resistivo, il quale produce una potenza più omogenea e minore distorsione di fase (rotazione). L'uso di un condensatore in parallelo allo speaker produce insieme al trafo d'uscita un circuito risonante esaltando alcune frequenze alte e tagliando immediamente quelle superiori, proprio come succede tra un avvolgimento di un pickup della chitarra e la capacità distribuita del cavo di connessione. Tuttavia trovo un po' esagerato l'utilizzo di un condensatore da 50 uf in quanto mi sembra possa tagliare troppe le frequenze alte, ma se tu lo hai testato posso fidarmi. Questo condensatore posto in uscita è "visto" sul primario del trafo come un condensatore di valore molto più piccolo, in base al rapporto di trasformazione dello stesso. Esempio: se il condensatore è da 50 uf, l'impedenza d'ingresso del trafo 4.000 ohm e quella d'uscita di 4 ohm, il condensatore viene visto dalle valvole d'uscita come un condensatore da 50 nF, cioè di valore 1.000 volte più piccolo applicato ai morsetti d'ingresso.
Per la cronaca: anche il tuo Golden Tube 20 ha un condensatore sul primario da 1 nF e 500 Volt.
L'uso di un condensatore in parallelo allo speaker o comunque sull'uscita di un finale di potenza è pratica comune sui finali a stato solido per compensare l'induttività dell'avvolgimento dello speaker. L'impedenza nominale, esempio 8 ohm, è un valore medio, preso di solito alla frequenza centrale di 1.000 hz, ma tale valore è minore nel caso di frequenze più basse e maggiore nel caso di frequenze più alte. Scopo di tale condensatore, spesso di valore 100 nf e magari con una resistenza di pochi ohm in serie, è quella di linearizzare il carico induttivo dello speaker rendendolo un po' più resistivo, il quale produce una potenza più omogenea e minore distorsione di fase (rotazione). L'uso di un condensatore in parallelo allo speaker produce insieme al trafo d'uscita un circuito risonante esaltando alcune frequenze alte e tagliando immediamente quelle superiori, proprio come succede tra un avvolgimento di un pickup della chitarra e la capacità distribuita del cavo di connessione. Tuttavia trovo un po' esagerato l'utilizzo di un condensatore da 50 uf in quanto mi sembra possa tagliare troppe le frequenze alte, ma se tu lo hai testato posso fidarmi. Questo condensatore posto in uscita è "visto" sul primario del trafo come un condensatore di valore molto più piccolo, in base al rapporto di trasformazione dello stesso. Esempio: se il condensatore è da 50 uf, l'impedenza d'ingresso del trafo 4.000 ohm e quella d'uscita di 4 ohm, il condensatore viene visto dalle valvole d'uscita come un condensatore da 50 nF, cioè di valore 1.000 volte più piccolo applicato ai morsetti d'ingresso.
Per la cronaca: anche il tuo Golden Tube 20 ha un condensatore sul primario da 1 nF e 500 Volt.
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